By Alberto Savinio
ISBN-10: 8845915905
ISBN-13: 9788845915901
Alberto Savinio is the pseudonym of Andrea de Chirico, brother of the surrealist painter Giorgio de Chirico, and this paintings, written in 1945, exemplifies the notice surrealist . With the viewpoint of a kid, Savinio recollects incidents which are at the border among fact and delusion. Moments of affliction, of attempting to elicit pleasing solutions from grownups, the enjoyment of taking good care of an injured chook matched by way of the disappointment of getting it fly away, the desolation of being neglected via adult associates, and the absurdities he observed on the theater--all are lyrically portrayed yet juxtaposed opposed to components of the gruesome. Libraries that experience Savinio's talking to Clio ( LJ 9/15/87) and early life of Nivasio Dolcemare (Eriadnos, 1988) will wish this besides. beautifully written, it is going to locate its so much appreciative viewers in educational libraries.
- Ann Irvine, Montgomery Cty. Dept. of P.L., Kensington, Md.
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Benedetto Croce and Italian Fascism presents a special research of the political lifetime of the foremost Italian thinker and literary determine Benedetto Croce (1866-1952). counting on quite a number assets infrequently used prior to in Croce stories - together with police records, archival fabrics, and the personal version of Croce's diaries, the Taccuini, released lately - Fabio Rizi paints an evocative photograph of Croce within the fascist period.
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Perché il farmacista non ce li ha messi». ». � Perché i bambini lo possano bere senza tante smorfie». ». Il babbo gonfiava le gote, inarcava le sopracciglia, cacciava fuori tutto il fiato che aveva in corpo. �Finiamola! Troppe cose vuol sapere il signor Peché». I modi bruschi sono un ripiego troppo scoperto. Se insistevo ancora: «Peché? », mio padre visibilmente a corto di argomenti, cercava cavarsela facendomi il solletico sotto il ganascino. Scappatoie! Mentre mio padre mostrava di non darsi pensiero degli efferati sentimenti che mi tumultuavano dentro, o perché li reputava indegni di attenzione, o perché anche lui, come tanti genitori, non sospettava quale giudice implacabile egli aveva nel proprio figlio, io, premendo la mascella sul petto per sedare i tormentosi sussulti del riso, masticavo veleno vedendomi nonché ludibrio di quell’uomo potente, ma costretto dalle sue mani a una ilarità forzata e umiliante.
O misteri insondabili delle anime dei grandi! La mia avversione per il vecchio Saltas svanì di colpo. Mi calai pian piano dalla poltrona, avanzai con passo di sonnambulo dietro la sedia del dottore; ma mentre stavo per spiccare il salto e volargli tra le braccia, quegli si voltò, mi vide, e con una sola contrazione del suo naso chiapputo, arrestò il mio slancio. Mi sentii bagnato di mortificazione, come quel giorno che sferrata una sculacciata tremenda sul deretano di un tale che avevo scambiato per un mio compagno di giochi, mi accorsi quando quegli esterrefatto si voltò, che era un signore piccolissimo di statura ma con barba e baffi, che io vedevo per la prima volta.
Ogni mio passo suscitava o dalla tavola enorme, o dal muro, o dal pavimento nugoli di mosche, che dopo breve volo tornavano a posarsi sulla minuscola preda, detrito di carne o briciola di pane. Dal rubinetto dell’acquaio l’acqua gocciava con ritmo preciso dentro una bacinella di rame, in cui un pesce bianchissimo galleggiava sul fianco. Uscii nel cortiletto retrostante sparso di un tappeto di piume leggere, che lo scirocco tratto tratto animava. Diamandi giaceva supino sopra quello stesso tavolaccio, sul quale la mattina usava spiumare i cadaveri dei polli.
Tragedia dell'infanzia by Alberto Savinio
by Joseph
4.3